Ilaria del carretto

Cattedrale di San Martino a Lucca. – 9 luglio 2010

Paolo Guinigi, signore di Lucca dal 1400 al 1430 e raffinato mecenate, volle omaggiare con un bellissimo monumento funebre Ilaria del Carretto, sua seconda moglie e madre del suo primo figlio ed erede, morta a soli 26 anni mentre dava alla luce una bambina che ebbe il suo stesso nome, Ilaria. La scelta dell’artista ricadde su Jacopo della Quercia, scultore senese capace di unire le eleganti istanze del Gotico internazionale con la sensibilità dell’Umanesimo che stava nascendo e che qui realizza un’opera senza precedenti nella scultura funeraria del suo tempo. Il monumento di Ilaria del Carretto, è senz’altro il maggior capolavoro del periodo giovanile di Jacopo della Quercia ed è riconosciuta come la più bella tomba destinata ad una donna mai realizzata nel corso del Rinascimento. Solitamente nelle tombe e nei monumenti funebri l’effigie del defunto era scolpita su una lastra da porre sul pavimento oppure questo era ritratto all’interno di baldacchini e architetture complesse appoggiate al muro di fondo della chiesa, visibili frontalmente; qui Jacopo scolpisce il corpo della donna stesa sopra un alto basamento isolato, rendendola visibile su tutti e quattro i lati, secondo una tipologia europea associata a sepolture regali e principesche. UNOARTE ne ha acquisito senza contatto tramite 3d optical scanner l’intero sarcofago su commissione dell’artista Barry X Ball.